Condannato per vilipendio chi ‘sfotte’ i carabinieri su Facebook

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Decreto penale per tre ragazzi residenti in provincia di Teramo che avevano pubblicato critiche e commenti sulla pagina Facebook del sindaco di Notaresco. 

Tre ragazzi di Notaresco (Teramo) sono finiti nei guai per alcuni commenti pubblicati su Facebook e giudicati offensivi dai destinatari, in questo caso i carabinieri della locale stazione. Nei confronti dei tre giovani (inizialmente erano una decina quelli finiti nel mirino della procura) il tribunale ha quindi emesso un decreto penale di condanna per vilipendio, notificata proprio in questi giorni, che prevede una multa di circa 400 euro ciascuno.

Notaresco piange Antonio Santarelli, il carabiniere ucciso a sprangate rimasto in coma per un anno Notaresco è il paese di origine di Antonio Santarelli, l’appuntato dei carabinieri di 44 anni, deceduto l’11 maggio 2012 dopo essere finito in coma per le gravi ferite riportate quando, durante un controllo, nei pressi di Sorano, in provincia di Grosseto, fu preso a sprangate da quattro giovani – tre dei quali minorenni – che utilizzarono dei pali di recinzione. Santarelli è stato insignito della medaglia d’oro al valor civile alla memoria.

Tutto è iniziato da un episodio che si è verificato a Notaresco la notte del 22 febbraio scorso, quando un automobilista, o forse dei vandali, hanno buttato giù la fontana di piazza del Mercato. A dare il via alla ridda dei commenti sul web era stato il sindaco di Notaresco Diego Di Bonaventura, il quale si era comunque limitato a dare comunicazione dell’accaduto, seguita dai ringraziamenti per chi aveva fornito elementi utili per risalire agli autori del gesto e anche per gli addetti che avevano poi messo tutto a posto. «Ringrazio i tanti che stanno dando informazioni per ricostruire l’accaduto», si leggeva infatti nela pagina facebook del sindaco, «fortunatamente la fontana non si è rotta. Adesso è stata rimossa e messa al sicuro. Grazie alla Pro loco di Notaresco per aver contribuito materialmente al trasporto». Erano quindi seguiti dei commenti del popolo del social, soprattutto di condanna per quanto accaduto. «Non hanno rispetto di niente»; «È una vergogna»; «Speriamo di rivedere presto la fontana in piedi»: questo il tenore delle note postate dai notareschini sulla pagina Fb del sindaco. Poi qualcuno ha tirato in ballo l’Arma, ironizzando sul suo ruolo in città. «Ci sono i carabinieri a Notaresco? Non lo sapevo», ha infatti iniziato uno degli internauti, al quale si sono accodati altri commenti al limite tra l’ironico e il sarcastico. Ma evidentemente il pm ha ritenuto offensive alcune delle frasi pubblicate, tanto da chiedere e ottenere dal giudice la condanna per gli autori, i quali ora avranno tempo fino al 30 novembre per opporsi al decreto.

Una brutta gatta da pelare per i diretti interessati, i quali si sono visti recapitare il decreto per una storia che credevano ormai dimenticata. Tra l’altro, sembrava che tra i carabinieri e i notareschini ci fosse un rapporto di disponibilità reciproca, visto che la settimana scorsa proprio Notaresco ha ospitato un importante convegno dal titolo “Allarme furti nelle case” al quale è intervenuto il comandante della compagnia dei carabinieri di Giulianova, il capitano Domenico Calore, alla presenza di numerosi cittadini. (fonte)

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