Il computer microscopico da 5 dollari si chiama Omega2
Nell’immagine promozionale scattata dal fotografo un piccolo chip riposa placido accanto a una ciliegia delle stesse dimensioni: si chiama Omega2 e non è un semplice microprocessore, ma un computer fatto e finito, completo di processore da 580 MHz, 64 MB di memoria RAM e 16 MB dedicati allo stoccaggio dei dati. Onion Corporation, la startup di Boston che lo produce, definisce Omega2 come un incrocio tra la scheda di sviluppo Arduino (con la quale è compatibile) e l’impostazione modulare di un altro micro computer già diventato famoso nel corso degli ultimi anni, Raspberry Pi.
Le specifiche tecniche del gadget in effetti sono risibili se comparate a quelle della maggior parte dei prodotti di elettronica di consumo, ma Omega2 non deve far girare giochi e social network su schermi ad altissima definizione: i suoi ambiti di utilizzo sono lo sviluppo di prodotti smart e l’Internet delle Cose, e tra le sue missioni c’è quella di portare online a basso costo oggetti inanimati per farli comunicare tra loro e con i loro proprietari. Online perché a bordo di Omega2 sono presenti un modulo Wi-Fi e una speciale versione di Linux, che fanno in modo che il gadget possa comunicare e ricevere comandi anche dall’altra parte del mondo; a basso costo perché il prezzo della versione base è di appena 5 dollari.