Class action contro Twitter per violazione privacy

Secondo l’Hollywood Reporter, i messaggi privati di Twitter non sono privati come sembrano. Per questo annuncia un’imminente class action contro la società californiana. Il problema è tutto nell’algoritmo che controlla i link contenuti nella posta privata, i cosiddetti DM (Direct Messages, Messaggi Diretti). Infatti, ogni url inserito viene sostituito automaticamente da uno più corto (ad esempio il sito di The New York Times è convertito in http:/t.co/CL2SKBxr1s, anche se l’user continua a visualizzare www.nytimes.com). Secondo gli accusatori, Twitter non ha mai richiesto, e quindi ottenuto, il consenso degli utenti.

Twitter, però, nelle condizioni d’uso avverte che i contenuti dei messaggi potrebbero essere modificati e adattati per favorire la trasmissione degli stessi. Inoltre, il social network non parla mai di messaggi privati, ma esclusivamente di messaggi diretti.

Gli avvocati, intanto, hanno formulato due richieste di risarcimento danni a seconda di chi abbia inviato o ricevuto il messaggio. Qualora i giudici di San Francisco condannassero il social, ogni persona danneggiata potrebbe ricevere fino a 100 dollari per ogni giorno in cui la sua privacy è stata violata.

Secca la risposta di Twitter: «Crediamo che queste affermazioni siano prive di merito e siamo pronti a respingerle» (fonte)