Basta un comando e ”uccidi” un’azienda sul web, ma è una ‘trollata’

comando-azienda-web

Quello che sembrava un macroscopico errore tecnologico si è rivelato un ‘troll’. Protagonista un programmatore, la cui storia è rimbalzata velocemente sul web.

Marco Marsala, questo il suo nome, ha raccontato che è bastata una sola riga di codice per eliminare definitivamente tutti i dati sulla propria azienda, decretandone probabilmente la morte. Su un forum specializzato aveva postato una richiesta di aiuto, al resto del web, come monito per tutti i programmatori distratti.

Il codice erroneamente inserito dal programmatore sul server che ospitava i dati di circa 1500 clienti, si legge nel post sul forum Server Fault, è ‘rm -rf’, un comando noto proprio per la sua pericolosità. L’espressione ‘rm’ sta infatti per ‘remove’, ovvero ‘rimuovi’, l’attributo ‘-r’ indica che il comando vale anche per tutte le sottodirectory mentre ‘f’, ‘force’, ordina al programma di ignorare tutti gli avvisi connessi con le operazioni di cancellazione. Il comando ha fatto sparire persino il sito web della compagnia. “Tutti i server si sono cancellati – scrive Marsala – e anche i backup offline, perché il programma serviva proprio a crearli. Come posso recuperarli in breve tempo?”.

Le risposte date dagli esperti nel forum non hanno lasciato speranze. “Mi dispiace informarti che la tua compagnia è essenzialmente morta”, scrive ad esempio un utente, mentre un altro ironizza “Sei sul forum sbagliato, qui si danno risposte tecniche. Quello che ti serve è un avvocato”.

“E’ successo, anni fa, ma non a me”: ha affermato Marco Marsala. “Spiacente di deludervi ma la notizia è un troll 🙂 – scrive il programmatore -. Mi sto divertendo un mondo e sto facendo un esperimento per dimostrare quanto nessuno sappia bene come funziona. Il comando che ho indicato nell’articolo è innocuo sul sistema operativo indicato nell’articolo stesso, ma sembra che quasi nessuno lo sapesse. In questo momento oltre 140.000 persone che hanno letto staranno controllando i loro script in questo momento e nella peggiore delle ipotesi gli ho fatto un favore. Con le imprecisioni che ci sono nei commenti ci si può scrivere un libro. Così come i suggerimenti sul recupero dati, chi li ha scritti non ha mai recuperato un solo file.

Comunque quel fatto è accaduto veramente ad una persona che conosco, ma anni fa, c’era anche un articolo sul giornale”. L’iniziativa, conclude il programmatore, ha anche uno scopo di marketing per un sito e un libro che starebbe preparando. (ANSA)

You may also like...