Attenti alla bufala, Renzi e la tassa sulle sim

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In queste ore sta girando una nuova bufala circa una nuova tassa approvata dal Parlamento gravante sugli utilizzatori, ricarica o abbonamento, di schede telefoniche sim.

Come si presenta la bufala

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Renzi: Approvata la nuova tassa per i possessori di Schede Sim

Con il DDL 109/2015 è stata approvata  la nuova tassa per tutti i possessori di  sim card dal governo Renzi, applicata nonostante l’opposizione del Movimento 5 Stelle. La tassa di  possesso sulle schede sim è una  tassa di importo mensile fisso, pari a 3,50 euro per i privati e 7 euro per titolari di partita Iva (deducibile all’80%).  La tassa rientra nel piano del governo di ridurre i debiti della pubblica amministrazione.La tassa avrà effetto a partire dal 1 Novembre 2015 e verrà decurtata dalle compagnie telefoniche direttamente dal credito residuo o dai piani di abbonamento, che a loro volta dovranno versare il credito all’erario ogni 16 del mese. entusiasta, il ministro dello sviluppo economico Federica Guidi, ha affermato:” Questa tassa fortemente discussa è la prova dell’impegno del governo a pagare i debiti della pubblica amministrazione, anzi non comprendo le inutili critiche da parte dell’opposizione. Questa tassa è stata fortemente voluta anche dal Parlamento Europeo che ha recentemente ribadito la legittimità della stessa.”

Sono esentate dal pagamento di questa tassa solo le:
– persone con riconoscimento dell’invalidità civile;
– persone riconosciute sorde o sordomute;
– persone riconosciute “cieche assolute”.

Perché è una bufala

  1. Il sito che ospita la notizia è un blog (piattaforma gratuita Blogger di Google) che non ha riferimenti di alcun genere circa l’autore, la fonte, su chi gestisce il sito, i responsabili, etc.
  2. Non ci sono (fortunatamente) altre notizie nel blog, che sembra nato apposta per divulgare questa solenne fandonia.
  3. I contenuti della (vera) Legge 109/2015 di conversione del DL 65/2015 si riferiscono alla rivalutazione automatica delle pensioni, al Fondo occupazione, alle Garanzie TFR, etc. Qui trovate il testo integrale del DLL che nulla a che vedere con quella bufala pubblicata da quei poveri imbecilli:
    https://www.fiscoetasse.com/approfondimenti/12280-legge-n-109-2015-in-sintesi-rivalutazione-pensioni-ma-non-solo.html
  4. Qui trovate il testo originale (la tassa è del 1995) da dove è stato “rubato” gran parte del testo della bufala.
    http://www.facile.it/telefonia-mobile/glossario/tassa-di-concessione-governativa.html

Altre informazioni

La tassa di concessione governativa (conosciuta anche con l’acronimo TCG) è la tassa da corrispondere allo Stato italiano dai beneficiari di determinati provvedimenti amministrativi e altri atti, come ad esempio autorizzazioni, concessioni, licenze, ai sensi del DPR 26 ottobre 1972, n. 641 sulla “Disciplina delle tasse sulle concessioni governative”. Dal 1995 gli intestatari di un abbonamento di telefonia mobile devono corrispondere allo Stato 12,91€ mensili se per uso affari, quindi intestato ad un’azienda o ad una ditta individuale, mentre 5,16€ per i privati. Se per uso affari, l’imponibile in fattura è deducibile fino all’80%. Per quanto riguarda la telefonia mobile, quindi, la TCG è diretta alle società telefoniche, affinché le stesse paghino per l’utilizzo delle frequenze: il Governo successivamente stabilì che detta tassa dovesse essere pagata dai titolari di un contratto di abbonamento, in quanto il cellulare era allora considerato un bene di lusso. Due recenti sentenze della Commissione tributaria regionale del Veneto, la n. 4/11 depositata il 17 gennaio 2011 e l. n. 5/11 depositata 10 gennaio 2011 hanno stabilito che gli enti locali non sono tenuti al pagamento della tassa di concessione governativa. Le sentenze dei giudici tributari regionali non si limitano a tali statuizioni ma dichiarano l’illegittimità tout court della tassa di concessione governativa, e di conseguenza hanno aperto la strada anche alla possibile richiesta di esenzione dei privati da tale imposizione nonché al possibile rimborso di quanto illegittimamente pagato. Il 2 maggio 2014 è arrivato il verdetto definitivo dalle sezioni unite civili della Cassazione che ha dichiarato legittima la tassa governativa sui cellulari (sentenza numero 9560). La tassa di concessione governativa assicura allo Stato un introito annuo di 91 milioni di euro. (wikipedia)

Da ricordare

Qualsiasi informazione non suffragata da fonti affidabili e verificabili è da ritenersi una bufala.

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