”Apple non metterà mai una backdoor negli iPhone”

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Tim Cook, a capo della Apple e ospite alla tv americana, spiega che “non bisogna scegliere tra privacy e sicurezza”. 

La gente non deve scegliere tra privacy e sicurezza nazionale, «è una visione troppo semplicistica. Siamo l’America, dovremmo avere entrambe». Così il Ceo di Apple, Tim Cook, nel corso di un episodio di «60 minutes» della Cbs dedicato alla casa di Cupertino e andato in onda ieri sera in Usa. Cook ha affrontato diversi aspetti dell’azienda, ma non il progetto sulla Apple Car: «Una delle cose più grandi di Apple è che probabilmente abbiamo più segreti qui di quanti ne abbia la Cia», ha detto.

Il numero uno di Apple ha ribadito che gli iPhone contengono dati personali sensibili, anche finanziari e sulla salute, e che per questo la società non prevede una «porta sul retro» nei suoi dispositivi, utilizzabile dai «buoni» per vigilare sulla sicurezza ma anche dai «cattivi», cioè dagli hacker.

Sul fatto che Apple possa essersi allontanata dalla creazione di prodotti perfetti come quelli lanciati sotto la guida di Steve Jobs, «questa è ancora la compagnia di Steve. Il suo spirito sarà sempre nel Dna della compagnia», ha detto Cook. Parlando dell’Apple Watch, «ogni prodotto può essere migliorato. Io non sono deluso. Quando lanciamo un prodotto stiamo già lavorando sulla prossima versione, e talvolta anche su quella ancora dopo».

Nel corso della trasmissione vengono mostrati anche i lavori di costruzione del Campus 2 di Apple, il nuovo quartier generale soprannominato «l’astronave». Un progetto da 5 miliardi di dollari, più grande del Pentagono, sarà autosufficiente grazie ai pannelli solari. Ci saranno 7mila alberi e piante che produrranno parte della frutta e della verdura servite nella caffetteria interna.

E infine, Cook si è espresso anche sulla controversia intorno alle liquidità offshore di Apple, che sarebbe legata al sistema fiscale americano. Le accuse a Cupertino sul mantenere fondi all’estero per evitare di pagare le tasse negli Stati Uniti sarebbero solo mosse politiche: «Apple paga ogni centesimo che deve», ha detto Cook. (fonte)

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