App per iPhone blocca anche gli spot su Facebook

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Un nuovo ad-blocker non lavora solo nei browser, ma toglie spot anche nelle app. A rischio i ricavi provenienti dalle pubblicità online.

Una nuova app per iPhone e iPad fa fare un passo in avanti all’ad-blocking, cioè il blocco della comparsa di pubblicità. Chiamata ‘Been Choise’, l’app promette di bloccare gli spot non solo quando si naviga sul web ma anche – è questa la novità – all’interno delle applicazioni, da Facebook a ‘News’ della stessa Apple. Già criticato perché toglie entrate pubblicitarie ai siti, l’ad-blocking potrebbe quindi minacciare la sopravvivenza di tutte le app gratuite che si finanziano con gli spot.

Da tempo presenti sui pc, i software che liberano gli utenti dagli spot sono sbarcati anche sugli smartphone. Bandendo foto e video promozionali, i filtri consentono di caricare le pagine web più velocemente e di risparmiare traffico dati, ma hanno una ricaduta sulle entrate pubblicitarie.

Stando a uno studio diffuso due mesi fa da Adobe e PageFair, i blocca-spot sui browser costeranno 21,8 miliardi di dollari a livello globale nel 2015, in termini di mancati ricavi pubblicitari. I filtri che bloccano le pubblicità anche all’interno delle applicazioni potrebbero far crescere la cifra.

‘Been Choise’ funziona dirottando il traffico su suoi server, dove gli spot vengono rimossi prima che il contenuto delle app sia mostrato all’utente. Ciò consente ai proprietari del filtro di ottenere info sugli utenti, compreso il “contenuto di comunicazioni e transazioni”, si legge nelle condizioni d’uso.

‘Benn Choise’ offre infatti la scelta tra il blocco gratuito degli spot e la condivisione dei propri dati con inserzionisti e sviluppatori di applicazioni, condivisione ripagata in denaro attraverso PayPal. (ANSA)

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