Android, si scoprono 350 malware ogni ora

È noto che un sistema operativo molto diffuso rappresenta il bersaglio ideale dei malintenzionati, in quanto è possibile fare danni ad un numero maggiore di utenti. Secondo StatCounter, Android ha superato Windows in termini di popolarità, quindi non stupisce la scoperta di G Data: ogni giorno vengono rilevati 8.400 nuovi malware, ovvero 350 ogni ora.

Gli esperti della software house hanno individuato oltre 750.000 nuovi malware solo nel primo trimestre 2017. Se il trend rimarrà invariato, entro fine anno il loro numero raggiungerà quota 3.500.000. Si tratta di una previsione piuttosto negativa, considerato che nel 2016 sono stati scoperti circa 3,25 milioni di malware.

G Data non specifica le fonti della sua ricerca, ma quasi certamente di tratta di app scaricate all’esterno del Google Play Store. Purtroppo, a differenza dei sistemi operativi desktop, Android offre una minore protezione, a causa della frammentazione.

La frammentazione di Android è uno degli annosi problemi che il sistema operativo di Google si porta dietro e la cui soluzione non sembra affatto vicina. Con questo termine si intende il fatto che la distribuzione delle versioni di Android non è uniforme su tutti i dispositivi, perché molti modelli restano non aggiornati e quindi fermi ad una versione ormai datata del sistema operativo. Con il passare del tempo questo fenomeno è diventato sempre più evidente, ed ha generato non pochi problemi di sicurezza, lasciando i dispositivi più vecchi esposti a potenziali vulnerabilità. Ancora oggi infatti sopravvivono, in percentuali minori, versioni di Android risalenti a 4-5 anni fa.

Anche se Google rilascia aggiornamenti in tempi brevi, molti produttori non distribuiranno mai patch per i vecchi smartphone. L’uso di interfacce custom, abbinate ad applicazioni proprietarie, rallenta inoltre l’upgrade alle nuove versioni del sistema operativo, che includono migliori funzionalità di sicurezza.

Gli utenti che usano dispositivi datati dovrebbero evitare l’installazione di app da “origini sconosciute” o, in alternativa, utilizzare un buon antivirus. (fonte)

You may also like...