Android, passare a iPhone con una app

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Si possono migrare messaggi, foto e video (ma attenti alla capacità in GB dell’iPhone rispetto a quella del telefono Android) e i dati collegati a servizi Google come il calendario, che verranno automaticamente importati su iCal.

Discutendo dei risultati dell’ultima trimestrale dell’anno fiscale 2015 di Apple, a fine ottobre, Tim Cook ha rimarcato che da luglio a settembre il 30% dei clienti che hanno acquistato un iPhone provenivano da una precedente esperienza Android.

“Quel numero è il più grande che abbiamo mai registrato da quando abbiamo iniziato a tenerne traccia, tre anni fa”, ha detto l’AD di Apple. “Ne siamo molto fieri.”

L’applicazione per la migrazione da Android ad iOS che Apple ha reso disponibile sul Play Store di Google nel settembre scorso riflette questa recente tendenza.

I download dell’app hanno già superato il milione di unità, ma potrebbero essere molti di più. Il PlayStore indica infatti con una forchetta il numero di scaricamenti di un’applicazione e Move to iOS si piazza fra il milione e i 5 milioni. La soglia è stata superata alla fine di ottobre, a poco più di un mese dal lancio dell’applicazione.

Ma come funziona Move to iOS?

Ci vuole un telefono Android da cui scaricare i dati, naturalmente, e un nuovo iPhone alla prima accensione (o un iPhone usato, resettato e riportato alle condizioni di fabbrica). All’avvio, iOS chiede di scegliere la modalità di ripristino e offre fra le opzioni la possibilità di migrare da Android.

Nel caso l’opzione venga selezionata, l’iPhone fornisce un codice univoco da inserire nell’app sul telefono Android per avviare il trasferimento.

Si possono migrare messaggi, foto e video (ma attenti alla capacità in GB dell’iPhone rispetto a quella del telefono Android) e i dati collegati a servizi Google come il calendario, che verranno automaticamente importati su iCal. La possibilità di trasferire le app gratuite presenti sia su App Store che su Play Store sarà implementata invece in una futura versione di Move to iOS.

Il lancio dell’app sullo Store di Google è stato vissuto come un affronto dagli Androidiani più sfegatati. Le recensione a 5 stelle sono tutte firmate da utenti che hanno trovato utile l’applicazione, mentre quelle da una stella sono per la maggior parte commenti di utenti arrabbiati che contestano l’app su basi di principio. Sfogliando le recensioni negative si scovano strali d’odio contro Apple come non se ne leggevano dagli anni ‘90 o dai primi anni 2000, quando il campanilismo fra utenti Mac e PC era all’apice ed entrambe le fazioni non se le mandavano a dire.

“Ritornate al vostro mondo di restrizioni e negazioni”, scrive un utente. “Appena l’ho scaricata ho perso 200 punti di QI”, dice un altro, chiaramente sarcastico, ignorando l’ironia più grande: per lasciare una recensione dell’applicazione, anche negativo, è necessario scaricarla sul proprio telefono, contribuendo almeno in parte ad alimentarne il successo. (fonte)

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