Amazon, le false recensioni che fanno vendere libri

amazon-astroturfing

Il quotidiano Sunday Times dimostra come, tramite false recensioni, sia possibile scalare la classifica dei libri su Amazon.

L’astroturfing è una pratica in cui i fornitori di un prodotto o di un servizio pagano per ottenere buone recensioni online.

Astroturfing è un termine coniato negli Stati Uniti intorno alla metà degli anni ottanta del XX secolo: nell’ambito del marketing, esso definisce la creazione a tavolino del consenso proveniente dal basso, della memoria o della storia pregressa di un’idea, un prodotto o comunque qualsiasi bene oggetto di propaganda (bene di consumo, candidato alle elezioni, etc.). La tecnica di astroturfing si affida spesso a persone retribuite affinché esse producano artificialmente un’aura positiva intorno al bene da promuovere. (wikipedia)

Amazon da tempo sta cercando di sconfiggere il fenomeno dei falsi feedback ma a quanto pare non ci sta riuscendo. Il quotidiano statunitense Sunday Times ha confermato con un semplice esperimento che il sistema di valutazione del sito di e-commerce si può facilmente piegare ai propri interessi.

astroturfing

I giornalisti del quotidiano hanno realizzato ad hoc e in appena due giorni un libro sul giardinaggio che hanno intitolato “Everything Bonsai”. Il testo, ricco di refusi ed errori di vario tipo, è stato poi messo in vendita su Amazon. Il libro in breve tempo è salito al primo posto nella classifica della sua categoria su Amazon UK grazie a numerose recensioni positive redatte da un professionista e acquistate per poche sterline. L’efficacia del sistema di false reviews è dimostrata dal fatto che Amazon, che ha creato una sezione dedicata agli artigiani italiani, non solo non ha riconosciuto l’inganno ma addirittura ha premiato il libro con la prima posizione.

Amazon non è comunque l’unica azienda ad avere a che fare con le false recensioni. Anche YouTube, ad esempio, ha dovuto creare nuovi strumenti per individuare le visualizzazioni effettuate dei bot ma in questo caso per la piattaforma di Google non tutti i mali vengono per nuocere. (fonte)

You may also like...