Aggiornamento Facebook, le emoji per la realtà virtuale

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Secondo quanto afferma TechCrunch, non si tratta di semplici faccine gialle ma veri e propri alter ego digitali.

Il linguaggio del corpo verrà convertito in emoji: questo lo scopo della nuova feature di Facebook applicata alla realtà virtuale, presentata anche all’Oculus Connect da Mark Zuckerberg. Non si tratta delle solite faccine o degli sticker che hanno cambiato il modo di comunicare via chat. Secondo quanto riporta TechCrunch, VR emoji tradurranno le emozioni umane attraverso avatar sempre più sofisticati, capaci di fare gesti e movimenti sempre più simili a quelli umani.

Come funzionano le VR emoji – Grazie al movimento delle mani umane, l’avatar virtuale tradurrà le emozioni trasmesse attraverso la gestualità. Basterà scuotere il pugno per esprimere rabbia. Portarsi le mani al volto aiuterà a comunicare lo shock, scuoterle in alto si tradurrà in gioia. “Lanceremo un linguaggio che spingerà gli avatar a mostrare delle emozioni”, ha spiegato Michael Booth, direttore del settore social VR, intervistato da TechCrunch. “Nella realtà virtuale abbiamo occhi e bocca. Abbiamo bisogno di emozioni per non essere più figure piatte”.

Migliorare la comunicazione – Secondo Booth quando mandiamo un messaggio a qualcuno per esprimere un sentimento, uno sticker non basta più. “Perdiamo sia il tono sia la gestualità. Le emoji sono nate per chiarire cosa intendiamo davvero”. Lo scopo del progetto VR emoji è dissipare questa incertezza anche nella realtà virtuale, dato che di solito non si è in grado di vedere la reale espressione di chi dà vita all’avatar. Le reactions, lanciate a giugno di quest’anno per diversificare le reazioni ai post su Facebook, potrebbero insomma diventare preistoria.

Creare l’avatar perfetto – Facebook sta ancora battendo diverse strade per mettere a punto il modo migliore e più efficace per personalizzare il proprio avatar, in modo da renderlo quanto più simile al suo reale proprietario. Una delle opzioni battute è quella di un software che permetta agli utenti di disegnare una versione del proprio volto. Si sta prendendo in considerazione anche il sensore Occipital Structure o altri dispositivi in grado di ritrarre la propria testa. Una via più semplice sembra quella di utilizzare le foto in cui si è taggati sul social network per produrre l’avatar corrispondente.

Cosa fare nella realtà virtuale – Booth e Zuckerberg hanno più volte dimostrato le potenzialità dell’interazione virtuale. L’ultimo esempio è la demo mostrata all’Oculus Connect. Nel suo post su Facebook, Zuckerberg scrive: “Una volta che sei lì, puoi fare ciò che vuoi insieme ai tuoi amici – andare su marte, giocare, lottare con spade, guardare film o teletrasportarsi a casa per far visita alla famiglia”. Ci si può anche fare un selfie e condividerlo su Facebook. Si può comunicare tramite videochiamata su Messenger, facendo interagire il proprio avatar con altre persone del mondo reale.

Video realtà virtuale – Facebook vorrebbe anche trasformare gli utenti in videomaker. Con una videocamera virtuale si potranno filmare le proprie avventure o quelle vissute dai propri amici. Questa possibilità mira ad espandere le potenzialità del Facebook Live streaming dal mondo reale a quello digitale.

Monetizzare l’esperienza – Secondo Booth sarà possibile trarre profitto dall’intera esperienza di social VR grazie alla pubblicità. In attesa di conoscere i successivi sviluppi del rapporto fra Facebook e la realtà virtuale, l’obiettivo principale del social network sembra essere sempre lo stesso: connettere il mondo. (fonte)

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