5 cose da dire a tua figlia prima che si iscriva a Facebook

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Ovvero, ciò che ogni buon adolescente dovrebbe (e non dovrebbe) fare dopo il primo accesso al social network.

Bene. Anzi, male. È arrivato il momento che temevi da tempo. Tua figlia, dodici anni (tredici a settembre), ti ha appena comunicato che vuole iscriversi a Facebook. Che lì ci sono tutti i suoi amici, che in fondo non c’è niente di male, che le servirebbe anche per la scuola e tutte una serie di balle per intortarti a dovere.

E adesso? Cosa farai? Insomma, devi fare il genitore, mica che poi la tua “piccola” finisce come quelle adolescenti che subisconomolestie online mentre mamma e papà se ne stanno comodi comodi sul divano a guardare la tivù. Però non puoi nemmeno fare il proibizionista tout court, Facebook ce l’hai pure tu e poi hai sempre detto che i divieti non servono a niente se non a fomentare il gusto per la trasgressione.

Comunque. Casomai decidessi di dirle come stanno davvero le cose nel mondo dei social network ecco cinque pratici suggerimenti che potrebbero tornarti utili:

1. Spiega a tua figlia quale sarà la sua nuova condizione da iscritta a Facebook

Che è un po’ quella dei ricercati dei film americani quando vengono beccati dalla polizia: qualsiasi (e sottolinea qualsiasi) cosa che pubblicherà online potrà essere usata contro di lei. Anche un semplice messaggio o una foto privata inviata fra amici potrebbe finire nel giro di pochi secondi nelle mani sbagliate. È il rovescio della medaglia dei media nati per facilitare le condivisioni e lavorare sul concetto di viralità. Attenzione soprattutto ai dati confidenziali: l’indirizzo di casa, il numero di telefono, il nome della scuola, insomma tutto ciò che fa da tramite fra il mondo virtuale e quello reale, non dovrebbe essere mai citato, né sul profilo né negli status. Tua figlia, ovviamente, ti dirà che lei tutte queste cose le sa già, che non è nata ieri e via dicendo. Meglio. Come si dice in questi casi, repetita iuvant.

2. Ricordale che su Facebook nulla è privato

È vero, esistono le impostazioni sulla privacy, ma è meglio non fidarsi; in fondo già in passato Mark Zuckerberg e soci ci hanno fatto lo scherzetto di cambiare le impostazioni di default senza chiederci nulla. Per fare un paragone, bisognerebbe utilizzare lo stesso approccio che ha l’automobilista prudente quando si avvicina all’incrocio: aprire bene gli occhi anche quando si passa col semaforo verde, che il pericolo – si sa – incombe quando meno te l’aspetti.

3. Dille di restringere le impostazioni sulla privacy 

Se il messaggio dei primi due punti è arrivato forte e chiaro allora puoi passare allo step successivo: configurare a dovere il profilo Facebook. Sotto il tuo sguardo vigile guida tua figlia nelle impostazioni di base: dal menu a tendina sulla destra della pagina dille di cliccare su Impostazioni sulla privacy e impostare la visibilità dei post su Amici. A quel punto dovrà modificare pure le impostazioni secondarie (Connessione da parte tua, Diario e aggiunta di tag, ecc.) restringendo il campo a “solo amici”. Concedile un’eccezione per ciò che riguarda le richieste di amicizia: nei primi giorni dopo l’iscrizione puoi lasciarle aperte a tutti, per poi limitarle in un secondo momento agli amici degli amici. Quanto ai motori di ricerca, purtroppo il flag della ricerca pubblica (da Applicazioni, giochi e siti Web) non è più utilizzabile e viene gradualmente smantellato anche sui vecchi profili: dille quindi che, anche tra vent’anni, sarà possibile che qualcuno, in ambito lavorativo magari, sarà in grado di leggere quanto pubblicato oggi…

4. Facebook da cellulare? Sì, purché sia il proprio (e protetto da password)

Ora che tua figlia è entrata nel fantastico mondo di Facebook si sentirà libera di cliccare Mi Piace su tutto ciò che allieta il suo mondo adolescenziale. E naturalmente di comunicare coi suoi amici da qualsiasi posto e in qualsiasi momento grazie a un semplice telefonino. Va da sé che i rischi in questo caso sono legati soprattutto agli accessi da cellulare altrui: chi si connette utilizzando il telefono di un amico e si dimentica di fare logout può diventare vittima di scherzi non sempre piacevoli (la casistica è purtroppo abbastanza ampia e variegata). Insomma dite ai vostri figli di trattare il proprio profilo Facebook come fosse la propria carta di’identità, tenendoselo cioè ben stretto.

5. Chiedile l’amicizia

Anzi no. Sei un genitore, mica un amico qualsiasi. E poi ora che le hai spiegato tutto quello che c’è da sapere sui social network non hai più bisogno di controllarla. Anche perché – te lo dice persino Facebook – tua figlia ne sa quasi sicuramente più di te.  E magari consigliale di iscriversi alla nostra pagina, per essere aggiornata e “tutelata” dai pericoli in rete… (Fonte: Bits)

Avete problemi con il vostro profilo, ve lo hanno “rubato” o ricevete avvisi da Facebook che qualcuno ha cercato di accedervi o di cambiare password? Per cercare di risolvere questi e altri problemi, contattateci senza impegno. Potete farlo tramite un messaggio alla nostra pagina o telefonicamente (in orari di ufficio) al numero 331.449.8368. CLICCA-QUIValuteremo insieme se necessitate di un semplice consiglio, magari tramite le oltre 1.200 note già pubblicate, o se per risolvere preferite essere seguiti passo passo tramite un servizio professionale di teleassistenza (ai nostri fan, ma solo a loro, costa pochi euro). Altre informazioni

 

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