4 studenti risolvono il problema delle ‘bufale’ su Facebook

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Il problema delle news false suggerite da Facebook, spesso spacciate come vere, è di lunga data ma è diventato ben più pesante quando negli scorsi giorni è stato considerato una delle cause principali dell’elezione di Donald Trump. A tal punto che ha dovuto parlarne anche Mark Zuckerberg che ha riconosciuto il problema sottolineando che è di minore entità rispetto a come viene descritto dai media, ammettendo al tempo stesso che c’è del lavoro da fare per risolverlo.

Secondo il Washington Post questo lavoro sarebbe stato compiuto da quattro studenti in meno di 36 ore: i loro nomi sono Anant Goel, Nabanita De, Qinglin Chen e Mark Craft. All’interno di un evento hackaton tenuto la scorsa settimana alla Princeton University sono state date 36 ore agli studenti per risolvere lo specifico problema delle fake news sul social network. I vincitori avrebbero dovuto scrivere un algoritmo in grado di distinguere le notizie false, contrassegnando il post.

Il sistema dei quattro ragazzi è stato denominato FiB, e la tecnologia alimenta un’estensione di Chrome che piazza due tag diversi su un contenuto in base alla sua affidabilità, verificato o non verificato. L’algoritmo utilizzato dai quattro si basa su diversi fattori per poter contrassegnare il contenuto nella maniera più veritiera possibile: fra questi citiamo la credibilità della fonte, oltre ai riferimenti incrociati che vengono effettuati con altri siti di news.

“Nel panorama mediatico attuale, il controllo sulla distribuzione dei contenuti ha ottenuto la stessa importanza della creazione degli stessi, ed è per questo che Facebook ha acquisito un enorme potere”, si legge sulla pagina ufficiale dell’algoritmo, adesso open-source. “L’impatto che la news feed di Facebook ha nella formazione delle opinioni nel mondo reale è così grande che potrebbe aver influenzato le decisioni delle elezioni 2016, ma la news feed non dà sempre informazioni accurate”.

Secondo i quattro ragazzi la soluzione è FiB, che ha ottenuto la premiazione “Best Moonshot” nell’HackPrinceton Fall 2016. E chissà se Zuckerberg non li abbia già adocchiati per chieder loro pareri in merito. (fonte)

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